TUTTI PAZZI PER HAMAS. Gli schiavi del nuovo sistema

Da tre anni si sono fatti paladini di tutti i popoli, invasati di repulsione verso il potere globalista che opprime il mondo, ma è bastato un attimo, il 7 ottobre, per prendere le parti di un potere, quello di Hamas.

Convinti di comprendere le fila del sistema occulto che governa il mondo, di sapere chi sono i buoni e i cattivi, devono parteggiare a tutti i costi, ripararsi dietro un paravento che nasconde la loro schiavitù mentale, l’incapacità di pensare come individui liberi.

Si credono più intelligenti, i risvegliati, ma non fanno che passare da una sedazione all’altra, un teorema e il suo opposto, sempre più funzionali agli interessi propagandistici di chi cerca - a sinistra come a destra durante la pandemia - di cavalcare anche questa guerra per aprirsi uno spazio politico e cavalcare le piazze altrui, le loro sono deserte.

I sinistri provano a piantare la bandierina sulle manifestazioni pro terroristi di Hamas, credendo di recintare un popolo animato dal fuoco dell’islam, miliardi nel mondo con un missione in testa, incrollabile, e una passione nel cuore che si chiama fede, un credo davanti al quale i loro ridicoli slogan arrossiscono di vergogna.

Ignorano la finanza che muove l’economia di guerra, fingono di simpatizzare per una fede che è digiuno, autocontrollo, estremo rigore e martirio, convinti di poter infiltrare la loro nefasta ideologia tra le masse drogate di islam, di traghettarle dalla teocrazia al dio Stato, mentre saranno proprio loro - già milioni nelle nostre città già colonizzate - a impalarli tutti sull’altare di Allah.

Poi ci sono i destri che tifano Hamas perché ossessionati dall’antiamericanismo (e pure dall’antisemitismo), a tratti si accompagnano ai primi credendo di avere trovato l’elisir antisistema, mentre in cuor loro attendono l’avvento del prossimo colpo di stato che metta finalmente ordine al caos, magari con una bella dittatura militare.

Ora e sempre ideologie scekerate a puntino, nuovi cocktails da dare in pasto al popolo bue che abbocca sempre: l’antisistema è solo un altro sistema.

Basterebbe solo un po’ di logica per comprendere che gli attori sulla scacchiera sono solo bande che lottano per il potere, i popoli sono le famiglie, quelle degli israeliani ammazzati nei kibbutz, dei palestinesi bombardati, degli armeni perseguitati, degli afgani ora abbandonati al terremoto, delle nazioni di tutta europa governate da mamma Ue e papà Nato, con la miccia del terrorismo islamico sotto il culo pronta ad esplodere.

L’antisistema ha mostrato la pelle, l’ultimo strato di superficialità e ipocrisia è emerso senza ritorno, nudo nella sua miseria, ondivago si fa pilotare dai guru dell’approssimazione sposando contraddizioni da bipolarismo psichiatrico.

Un "pensiero divergente" di fantocci che ripetono come paperine ciò che gli viene instillato dal "mainstream antisistema", prima pro Putin (destri e sinistri per motivazioni opposte), poi di colpo pro Allah Akbar, da qualche giorno va bene pure l’immondo Onu, a breve li vedremo in piazza con la bandiera dell’Iran, che ci sta per far quadrare il cerchio, tutto e il contrario di tutto, purché sia contro Israele che vuole radere al suolo l’intera umanità a cominciare da sé stesso.

E allora sì ai bambini sgozzati nei loro letti se sono ebrei e alle bombe sulle scuole dei piccoli ucraini, chissefrega poi dei 42 milioni di bambini uccisi nel ventre materno, dei milioni che muoiono ogni anno di fame, solo la vita dei fanciulli palestinesi è ancora degna di essere considerata sacra, ma siamo solo noi cristiani a pregare per loro.

Dunque avanti rossobruni, viva Hamas, tanto a scrivere post dal divano non si fa fatica, bastano due neuroni attivi, le chiappe al caldo e la cena in tavola, mentre i missili non cessano di incrociarsi nei cieli di una terra, che è Santa innanzitutto per noi cristiani, oggi più che mai chiamati a professare con pensieri, parole, opere e omissioni (si condanna il peccato ma non il peccatore) la via del messaggio evangelico: il perdono che scioglie i nodi e rende liberi.

Sono questi i salvatori del mondo inebriati dal demonio del potere che si è impossessato delle loro menti lasciando solo una maschera di parvenza umana.

Preghiamo Dio che infonda lucidità, lungimiranza e perseveranza nei giusti che hanno resistito alla sete di dominio del sistema che oggi alimenta tanto quanto l’antisistema, esaltati da un delirio di onnipotenza che ha disattivato la ragione e congelato i cuori riducendoli a schivutù, quanto di più lontano da quella libertà urlata nei cortei e quanto di più vicino all’antinferno degli ignavi condannati a rincorrere un vessillo per la vita eterna.

Non esiste libertà oltre la verità, “state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù”.

@monibaci

La redazione