anarcocapitalismo

Vivere da anarcocapitalisti è naturale


di Riccardo Canaletti

La libertà non può essere demandata


Alcune volte penso al lungo percorso che mi ha portato alle idee che oggi difendo. Alle contraddizioni, i passi indietro, i sorrisi a pensare alla forza con cui un tempo sostenevo cose che oggi ritengo criminali. Qualche anno fa ho scoperto l'anarco-capitalismo, che in sostanza altro non è che la teoria migliore (e più concreta) per chiunque ritenga lo Stato un'entità nociva. Una teoria che immagina (che bella parola!) un sistema basato sugli scambi volontari, sul potere contrattuale, sulle sfumature, le amicizie e i contrasti, sulla voglia di impresa (cioè la voglia di fare), sulla crescita personale.

Un sistema in cui la ricerca del consenso non avrebbe un ruolo così pervasivo e dominante come accade oggi (non ci sarebbero partiti o governi tanto invadenti nella tua vita privata). Basato sui legami, sulla fiducia, sulla non aggressione. Un sistema, per dirla in breve, basato sulla consapevolezza che la libertà di scegliere non può essere demandata ad altri. Alla fine sono io che scelgo.

Siamo anarchici nella vita quotidiana


Normalmente accettiamo questa idea di base: sono io a dover scegliere con chi sposarmi, se sposarmi, con chi avere figli, se avere figli, per chi lavorare, dove vivere, come arredare casa. Ci sembra un principio "naturale" e di base della nostra vita. Tuttavia per altre cose altrettanto (o più) importanti, non applichiamo lo stesso metro. Non decidiamo l'istruzione migliore per i nostri figli, non decidiamo per cosa spendere i nostri soldi, quanti per la mia salute, quanti per le strade, quanti per difendermi.

In realtà una vita anarcocapitalista sarebbe la semplice estensione di ciò che normalmente amiamo fare. Scegliere il meglio per noi. Inoltre è una possibilità molto concreta, poiché in molti campi scegliere liberamente come gestire le proprie risorse funziona bene e ci dà soddisfazione. Prendiamo l'esempio del tempo libero.

Il tempo libero


Certo, il mio tempo libero non è come il tempo libero di Elon Musk. Con il mio tempo libero io vado a suonare con gli amici, lui parte per lo spazio. Certamente ci sono moltissimi motivi per cui, sulla carta, il modo in cui Elon Musk ha deciso di spendere negli anni il suo tempo può sembrare migliore del mio (più successo, più profitto, ecc.). Tuttavia, salvo provare saltuariamente una certa invidia, possiamo dirci soddisfatti del modo in cui abbiamo deciso di spendere il nostro tempo. Ovvero, non importa quanti viaggi nello spazio si fanno, ma quanto ciò che otteniamo corrisponda ai nostri desideri e alla nostra prospettiva.

L'anarco-capitalismo è "come scelgo di gestire il mio tempo libero" applicato però a tutto: come scelgo di gestire i miei soldi, come scelgo di gestire la mia salute, come scelgo di gestire l'istruzione dei miei figli, come scelgo di gestire il mio patrimonio, come scelgo di gestire la mia eredità, come scelgo di gestire casa mia (tirare su un muro, scavare una buca e fare una piscina; cose che oggi devo dichiarare - ma a chi?). Insomma, un sistema perfettamente "naturale" per gli esseri umani.

di Riccardo Canaletti, editor di MOW (https://mowmag.com/autori/riccardo-canaletti)