BAMBINI NEL MIRINO DEGLI ORCHI

I teatranti LGBT & company hanno come obiettivo numero uno quello di esibirsi davanti ai bambini, come si evince dai video pubblicati e dal moltiplicarsi degli show nelle scuole americane.

Il senso comune di ogni essere umano, davanti a scene di nudità in pubblico che non rispettano il naturale pudore, genera un moto di sorpresa, fastidio e repulsione. Ma dopo che un bambino ha assistito ripetutamente a scene in cui vengono esibiti gli organi genitali, accompagnati da atteggiamenti palesemente sessuali, questa resistenza perde progressivamente forza e fa breccia una nuova convinzione: se lo fanno gli adulti, se i genitori applaudono e gli insegnanti acconsentono, è cosa buona e giusta.

L’obiettivo del proliferare di atti voyeuristici pleteali agli occhi dei minori è proprio la frantumazione dell’istinto naturale di protezione del corpo, veicolare il messaggio che quell’imbarazzo sia imposto dall’esterno, dunque contro natura, un retaggio negativo da abbattere perché frena la libera espressione della personalità.

Un’efficace tecnica manipolatoria per rendere i bambini psicologicamente arrendevoli e fisicamente disponibili a vivere prematuramente una sessualità alla mercè dei desideri dei loro carnefici, sfondando al contempo il muro protettivo della famiglia naturale: i figli diventano proprietà della società, in balia di psicologi, psichiatri e assistenti sociali dietro cui operano le lobbies dominanti, pedofili compresi, attraverso i loro “centri di accoglienza”.

A questo proposito ricordiamo il caso della clinica olandese che praticava interventi di transizione sessuale dalle cui indagini - che hanno condotto alla sua chiusura e alla condanna dei responsabili - è emerso che l’ottanta per cento degli ospiti erano ragazzini autistici o con gravi problemi psichiatrici sottratti a famiglie fortemente disagiate, dunque giovani abbandonati vivisezionati come carne da macello per le sperimentazioni mediche.

A partire dalla prima infanzia (all'asilo, per intenderci), goccia dopo goccia, dopo anni di plagio quotidiano, quando il ragazzo o la ragazza entrano nella fase della pubertà e della ricerca della propria identità - sperimentando il proprio corpo nella relazione con i pari - il passaggio dal “si può fare” incamerato da bambino al “si deve fare" è breve, praticamente automatico: negli Usa cambiare sesso è diventata una moda, come farsi il filler alle labbra o rifarsi il seno. E se non segui i trend, sei uno sfigato, vieni tagliato fuori, emarginato, la tua autostima già in bilico, cade negli abissi.

Ed è allora che, bombardati dalla propaganda social oramai amplificata nelle scuole, senza avere sviluppato in famiglia il pensiero critico, agli interrogativi sulla propria femminilità e mascolinità non risponde più la naturale consapevolezza e accettazione della sacralità del proprio corpo, ma le proiezioni mentali imposte e oramai sedimentate nell'inconscio..

Se hanno insegnato a tuo figlio, fin dalla tenera età, che essere maschio o femmina è una sua decisione, che può cambiare persino il suo corpo prendendo farmaci, togliendo e aggiungendo pezzi – ma soprattutto che questo è per il suo bene – mamma e papà non avrete più alcun ascendente su di lui e ci sarà già pronta una nuova famiglia ad accoglierlo per traghettarlo verso l'irreversibile e devastante percorso di transizione sessuale, salvo poi abbandonarlo al suo tragico destino quando si ammalerà gravemente per gli effetti collaterali dei farmaci e le menomazioni degli interventi chirurgici, quando scoprirà che il sesso non lo può cambiare, quando vorrà tornare indietro…

L’onda lunga delle tendenze mainstream Usa sta per arrivare, già ora nelle scuole italiane, nelle comunità sportive e del tempo libero, persino in alcuni oratori “liberal”, la manipolazione lavora a tempo pieno, anche in forme sotterranee che sfuggono all’attenzione dei genitori.

Una collega insegnante mi ha confessato che la figlia ha iniziato il percorso di transizione per diventare maschio, che dopo due anni di discussioni in famiglia, di grande sofferenza, il matrimonio è naufragato perché ha deciso di assecondare i desideri della figlia “per il suo bene”, come le ha prontamente consigliato la psicologa, altra categoria di orchi militante nel sistema insieme ai pediatri e ai medici chirurghi.

Storie come questa sono all’ordine del giorno, molto più di quanto si possa immaginare, le famiglie sono in enorme difficoltà, nelle mani di psicologi, psichiatri, educatori, insegnanti e assistenti sociali deviati, caronti del demonio, plagiati a loro volta dal pensiero unico che pervade tutto il mondo dell’educazione.

Madri e padri
è fondamentale che restiate in costante e attenta vigilanza, siete gli archi da cui hanno preso il volo i vostri figli, la cura della direzione è nelle vostre mani, occupatevi di loro ora, per non preoccuparvi in futuro.
La scuola non è un parcheggio, la famiglia non è un ostello
, la casa è il focolare delle emozioni, la custodia dei sentimenti, il mattone della comunità, l’unico spazio in cui ognuno può sviluppare la propria personalità giocando sè stesso fino in fondo, senza frapporre maschere, fingere, compiacere, anche fino all’esasperazione, unica via che consente la libera autodeterminazione individuale, il farsi uomo e donna nel mondo senza cedere a ricatti o subire inganni, è la dimensione in cui ogni passo è accompagnato dalla fiducia e ogni scelta impregnata d’amore.

Monica Bacis